martedì 12 novembre 2013

Valentina Nappi against feminism and women violence

Valentina Nappi è una giovane pornostar italiana.
In questo video cerca di attirare l'attenzione su di un problema culturale che determina disagio sociale e disparità di trattamento tra uomo e donna:
Lei dice che alle donne e agli uomini sin dalla più tenera età viene inculcato il concetto secondo il quale le femmine sono "preziose".

Questa "preziosità" diventa poi un'arma a doppio taglio una volta divenuti adulti in quanto è proprio questa "preziosità" a determinare i "ruoli" dei maschi e delle femmine nella società e a limitare e discriminare le femmine rispetto ai maschi.

Se da un lato le bambine sono giustamente preservate dalla irruenza e dalla fisicità dei maschi dall'altro saranno poi discriminate da adulte perché ritenute inferiori (preziose) e condannate dal preconcetto a vedersi assegnare ruoli come la casalinga, la mamma o la moglie; alle donne saranno precluse le possibilità di essere pari all'uomo come ad esempio quella di avere più partner sessuali, di fare carriera sul lavoro o di svolgere mansioni o lavori non adatti a loro in quanto "preziose".

Sarà proprio la loro "preziosità" ad indurre la società a puntare il dito contro la pornostar criticandola e sarà il "ruolo" assegnato alla donna a imprigionarla e a costringerla a vivere la vita senza discostarsi dal quel binario immaginario sul quale la sua "preziosità" vuole che cammini.
Sarà quel ruolo ad impedirle di fare carriera o a discriminarla se assumerà comportamenti non consoni  al suo ruolo e alla sua "preziosità".

Sarà il concetto di "preziosità" ad impedirle di vivere la sessualità come fanno i maschi, a farla sentire sporca se si masturba o puttana se le piace cambiare partner.

Il percorso verso la reale parità tra uomo e donna ha fatto passi da gigante negli ultimi 30 anni ma ancora troppo spazio divide le donne dagli uomini e se in campo lavorativo la disparità si sono assottigliate parecchio in campo affettivo e sessuale siamo ancora distanti anni luce da una effettiva parità:

Se è vero e riconosciuto da molti che esiste una discriminazione sociale e in campo lavorativo ancora troppi tabù, nella sfera affettiva e sessuale,  relegano la donna  al suo ruolo di "donatrice" che si "concede" all'uomo per assecondarne i "bisogni sessuali" (come se la donna non ne avesse) e asservono il suo ruolo alla sua "preziosità" consentendole solo di essere madre e moglie e impedendole di assumere "ruoli" riservati solo ai maschi. Così se è "predatrice" in campo sessuale diventa subito una "poco di buono" criticata da amiche parenti e perfino dai suoi stessi figli!

Valentina Nappi denuncia questa anomalia suggerendo il modo in cui le donne possono uscire da questa gabbia. L'emancipazione deve essere anche sessuale. Godere del sesso e viverlo come un piacevole diversivo è il solo modo che le donne hanno per scrostarsi di dosso la loro "preziosità" e competere ad armi pari con i maschi.

Le "Fighe di Legno" dovrebbero capire una volta per tutte che nel sesso non esistono ruoli assegnati e non ci sono uomini che "prendono" e donne che "donano" e che, molto più semplicemente, l'atto sessuale è uno "scambio" nelle monete più belle che esistono: La dolcezza, la tenerezza e la passione e che spesso, ma non sempre, intraprendere un dialogo fisico attraverso il sesso è l'unico modo per trovare l'amore.

La "preziosità" delle bambine dovrebbe essere lasciata all'asilo e sostituita il prima possibile con la coscienza di se, della propria sessualità e delle proprie capacità individuali che sono le uniche effettive barriere che dovrebbero essere capaci di fermare la personale corsa verso le nostre  ambizioni.



Valentina Nappi against feminism and women violence powered by YouPorn.

sabato 8 giugno 2013

Se le donne iniziassero a fare sesso per gioco....ma quanto sarebbe bello il mondo?

Quanto sarebbe più bello il mondo per le donne se vivessero il sesso come fanno gli uomini?

Quanto è complicato il sesso per la maggior parte delle donne?

Sin dalla più tenera età sono abituate a pensare alla loro vagina come ad un tesoro prezioso.

La verginità è considerata un dono da conservare gelosamente fino a  quando si troveranno di fronte al vero amore.

La loro bellezza viene esaltata come una dote imprescindibile e sono abituate a considerare loro stesse  come il riflesso dell'attrazione che riescono a generare...negli uomini.

Finiscono per considerare il sesso come un "dono" da fare solo in presenza dell'amore o come un mezzo da usare per incatenare a loro l'anima di un uomo o, peggio ancora, da usare per ottenere dal mondo quello che vogliono.



Nessuno parla della bellezza del sesso e di quanto sia bello e piacevole da praticare.
Sono pochissime quelle che arrivano a capire che quando si fa sesso non esiste una persona che "dona"  ed un 'altra che "prende" ma invece è il momento di scambiarsi l'amore.




Nessuno spiega che l'amore non è solo quello che vincola due persone alla fedeltà ed al rispetto reciproco ma è anche rappresentato da tutta l'infinita gamma di interazioni positive che due persone possono scambiarsi.

Nessuno racconta di quanto sia bello donarsi per il piacere di ricevere. E basta.

Il sesso per molte di  loro resta vincolato all'amore, alla procreazione, alla loro affermazione nel mondo.

Per queste donne il sesso è sempre stato un "mezzo" un "dovere" o un "prezzo" da pagare per avere quello che volevano o un uomo che le "amasse" o l'affermazione sociale e professionale a cui ambivano.

Non è colpa loro o delle loro mamme ma la conseguenza di millenni in cui le regole sociali sono cresciute assecondando quelle biologiche.
Quindi se l'uomo era biologicamente portato a considerare il sesso come un modo di affermarsi e la promiscuità come un mezzo per garantirsi una discendenza e le donne invece erano biologicamente programmate per garantire la sopravvivenza della prole le regole della società hanno seguito le loro naturali predisposizioni.

Ma quanto sarebbe bello se tutte le donne si svincolassero da questi obsoleti ed anacronistici retaggi culturali ed iniziassero a vivere il sesso come fanno gli uomini?

Se per tutti la pratica del sesso fosse una pratica giocosa e divertente da praticare al solo fine di rendere liete e divertenti le ore da trascorrere in compagnia?

Se decadessero per sempre quei feticci che considerano il sesso orale, anale o promiscuo come pratiche amorali o peggio ancora contro natura?

Io penso che le coppie sarebbero più salde, ci sarebbero meno divorzi e saremmo tutti più sorridenti.

Se tutte le donne imparassero a cercare il loro orgasmo e a divertirsi nel farlo insieme al loro compagno e se tutte iniziassero a praticare l'erotismo in tutte le sue forme per la sola gioia di farlo credo che batterebbero l'uomo nell'arte amatoria e inizierebbero a bramare il sesso più del cibo o del sonno.

Io di donne che hanno imparato a prendere dal sesso oltre che a dare ne ho conosciuta qualcuna e non avrei voluto lasciare nessuna di loro.
A molte ho insegnato a vivere il sesso nel modo giusto e quando penso a loro sono incapace di sorridere.
Ne ho conosciuta qualcuna che invece si ostina a voler considerare il sesso come una "cosa sporca" da praticare solo se costrette ed il meno possibile...ed ogni volta che penso ai loro compagni immagino lo squallore dei loro letti.


Per fortuna la percentuale di donne che vivono il sesso con gioia è in continuo aumento.
Aumentano le donne single felici!
Aumentano le coppie aperte!
Aumentano gli scambisti ed aumentano anche le donne sentimentalmente legate ed innamorate dei loro uomini che comprendono che un momento di sesso con un amico può essere allo stesso tempo un modo per trascorrere qualche ora di gioia e un modo per rinsaldare il legame che le lega al loro uomo e che non c'è nessun legame tra il sesso praticato per puro piacere ludico e il sentimento che lega due persone  nel vincolo dell'amore.

Aumentano...ma fino a che ce ne sarà ancora una che a letto invece di godere felice si sentirà oppressa e infelice questo mondo sarà  un posto meno bello in cui vivere.











mercoledì 16 gennaio 2013

Donne in cerca d'amore.

Siamo tutti predisposti all'infelicità.
Se ci fate caso nessuno è davvero felice. Per quanto la fortuna e il successo ci riempiano la vita c'è sempre un desiderio insoddisfatto a renderci meno felici.
Cambia solo la prospettiva: Se abbiamo fame saremmo felici di avere un pezzo di pane; se abbiamo la BMW vorremmo avere una Ferrari.

Se abbiamo una magnifica relazione vorremmo l'amore.

In questo le donne sono svantaggiate.
Anni di condizionamento hanno inculcato nel genoma femminile un concetto di felicità in amore che è vicino all'utopia più irrealizzabile e la loro costante e affannosa ricerca di quell'idillio fiabesco le condanna ad  un irrevocabile stato di insoddisfazione e infelicità cronica.

L'uomo può vivere felice anche se privato di quella perfezione.
Non si crea problemi e vive l'innamoramento e la convivenza con la sua compagna senza affanni.
Non si illude nemmeno per un momento di aver trovato la "donna della vita" perché sa che non esiste una donna per tutta la vita e sa che quando il rapporto/matrimonio supera la prova del tempo accade perché la coppia ha anteposto il progetto comune e il rispetto reciproco agli sbalzi e le intemperanze dell'amore e della sessualità.


Infatti per la donna il desiderio di una storia di sesso con un altro uomo è vissuta come una tragedia che mette in crisi tutta la sua sfera emozionale e le fondazioni della sua vita mentre per l'uomo un'avventura è solo un piacevole diversivo che termina di coinvolgerlo nel momento stesso in cui eiacula.

Una capacità innata nel maschio che è capace di scindere il sesso dall'amore così come il trasporto romantico da quello razionale nel rapporto a due che allo stesso tempo lo mette in condizione di sfogare le sue pulsioni senza troppi sensi di colpa e di riuscire a trovare e ad accettare con più facilità i compromessi necessari alla sopravvivenza del rapporto di coppia.

Un grosso vantaggio rispetto alla donna che invece per tutta la vita continua a desiderare con tutte le forze quel rapporto "perfetto" così come lo immaginava quando giocava con la barbie alla "famiglia felice" e che la rende schiava di questa visione di perfezione irrealizzabile.
Per cui ogni minima crepa nella sua visione di idilliaco rapporto comporta la messa in discussione di anni di convivenza e di rispetto/amore reciproci.

Ma allora le donne sono innamorate dei loro compagni o della visione di una vita perfetta in cui si proiettano?


Mi meraviglia constatare che a tutte le età le donne siano in cerca di quel rapporto univoco e esclusivo che esalti al massimo loro stesse. Avere il dominio e l'esclusiva completa sull'uomo che le accompagna sembra essere l'unica discriminante capace di far nascere in loro il sentimento. 


Certe volte mi scoraggia pensare che l'amore sia confuso con l'egoismo di possedere un altra persona. L'età la sottolineavo per testimoniare che l'esperienza non insegna nulla e il metodo empirico è completamente ignorato da chi si ostina a voler sognare. 

Le donne sono ancora li a sognare l'amore perfetto e nonostante il tempo che scarseggia sono pronte a rinunciare alle gioie della vita in attesa di realizzare l'impossibile. 


La cosa che mi sgomenta poi è che in nome dell'Amore tutto sia sacrificabile e quindi ogni relazione che si discosti dall'ideale di perfezione che hanno in testa è evitata senza scrupolo o rimpianto.  


Ma quanto è grande l'egoismo delle donne? Quanto incide l'orgoglio in ogni gesto che fanno?
Quanto importa la loro realizzazione dell'amore perfetto da spingerle ad un tale livello di autolesionismo?

Gli uomini non contano nulla per loro. 
L'unica cosa che vogliono è realizzare il "quadro" della famiglia perfetta, sottomettere l'uomo e possederlo come la caffettiera che hanno avuta  regalata dalla mamma. 

Perfino l'ambizione di avere una bella casa non è pura ma solo un altro degli ammennicoli che completano la loro visione di "realizzazione" di loro stesse. 

Essere belle solo per farsi invidiare. 
Avere un marito per esibirlo come trofeo. 
Una casa come simbolo del successo. 
E il cuore arido e vuoto incapace di battere. 
Impietrito e immobile a coronare il "quadretto" che si erano immaginate da bambine.




Quanto sono più sfortunate degli uomini. La felicità per loro è sempre un po' più lontana che per un uomo.....




sabato 29 dicembre 2012

"Storia di I e D l'amore al tempo di You Porn"

Internet ha moltissimi pregi e difetti. Non starò qui a farne un elenco ma di sicuro uno dei difetti di cui la rete è maggiormente accusata è la così detta "spersonalizzazione" dei rapporti umani. 
In principio si disse che il web aveva decretato la morte delle missive cartacee e dei biglietti di Auguri Natalizi.
Poi si disse che le chat room le community e i forum erano lesive della interazione fisica tra le persone.
Per ultima la grande accusa alla diffusione dei filmati porno che addirittura sarebbero colpevoli di una regressione dei rapporti nella vita reale delle persone.



Oggi vi parlerò di una storia vera di cui sono venuto a conoscenza grazie alla mia fitta rete di contatti virtuali. 

I protagonisti sono D. e I. 

D. per un motivo e I. per un altro sono infelici.

Il loro incontro virtuale avviene come milioni di altri in una notte solitaria che trascorrono davanti al PC, si inizia a chattare e la prima cosa che tiene svegli è l'impulso sessuale. L'iter è sempre lo stesso: La conversazione che trascende, scambio di foto e così via ma l'impeto sessuale finisce per deragliare quando il sesso è sostituito dal bisogno di aiuto. 

I. chiede aiuto a D. e lui invece di spazientirsi accoglie la richiesta e anzi ne è felice perché sente da subito che accogliere quella richiesta  è di gran lunga più appagante di una masturbazione solitaria e che nella sua vita sofferente e rassegnata avere la possibilità di essere utili al prossimo è ben più di una terapia e che ogni sorriso che riesce a strappare a lei è una pena in meno nel suo cuore triste.



I giorni passano e le confidenze diventano quotidiane. 

I. gli racconta tutto quello che fa. Piange con lui le sue pene d'amore raccontandogli della cattiveria degli uomini che usano l'amore per avere sesso, della solitudine che la avvolge anche quando è con la sua mamma e dello sconforto che la assale quando vede la pagella di suo figlio. 

I. racconta la sua rabbia e la sua delusione, racconta i suoi sogni, le aspettative e le speranze. 

D. è felice di ascoltare. Le disavventure di I. diventano il diversivo che l'aiuta a non pensare, a trovare la forza di resistere e di mettere un giorno dopo l'altro aspettando la rinascita e nutrendosi di sola speranza. 
Quando riesce a strappare un sorriso a I. sente che la sua presenza quel giorno sul pianeta Terra non è stata del tutto inutile.

La loro amicizia si rafforza sempre più e pur senza aver mai visto di persona D.
un giorno I. sente il bisogno di "dedicare" un suo stato a D. e questo è il vero motivo di questo POST:

Ci sono periodi nella vita di una persona dove tutto è buio, dove ti sembra di non riuscire a scorgere nessuna via d'uscita.
Questo è uno di quei periodi per me.
Uno dei più brutti che abbia mai passato.
Dove ti senti una bestia dentro che ti mangia poco a poco.
Ma nel buio di questa cosa ho una piccola luce che mi aiuta, che mi spinge ad andare avanti e che mi da' forza quando magari, forse,  non ce l'ha nemmeno per se stesso. 

Che se mi viene un attacco di ansia di notte posso andare subito a scrivergli come mi sento, 
che quando sono giu' mi tira su, 
che quando mi sento bruttissima lui mi dice che sono bellissima.

Ma sa dirmi anche che sono una cogliona quando lo merito...che ha sempre la parola giusta al momento giusto!! 

E quando gli dico:

"Grazie, grazie perché mi ascolti più di ogni altra persona, tu distante e solo connesso con me sei più vicino della maggior parte di quelli che mi vivono accanto e  ci sei sempre...
 più di tutti gli altri che non ci sono mai"  

lui mi risponde...

"No grazie a te, perché' prendermi cura di te mi sta salvando."

Ci sono tanti mali, i mali oscuri, quelli interiori, che fanno paura a tutti. 
Tutti vanno dove stà il bello, il divertimento, il relax, e la possibilità di stare senza pensieri. 

Nessuno  và dove  ci sono le tenebre. 
Tu si, sei l'unico, anche se non ti ho mai visto di persona. 
E un giorno piano piano quando tornerà la luce anche per me -perché prima o poi arriverà-  potrò dire grazie solo a due persone:
A me e a te....

" NEL BUIO DI QUESTA NOTTE LA TENEBRA MI POTREBBE QUASI SOFFOCARE SE ACCANTO A ME NON CI FOSSE LUI, FINESTRA APERTA, ILLUMINATA, DA CUI PRENDERE RESPIRO " 

...grazie D.

e di le risponde:

"Grazie I. perché le tue confidenze e le tue lacrime sono per me come il soffio della vita che torna a gonfiarmi il petto. 
Un'ancora che mi tiene attaccato ad una vita che vivo solo nella speranza del domani rimpiangendo il passato e cercando di non guardare il presente. "

Questo è solo l'inizio della storia tra D. e I. che nell'era di internet e 
dei rapporti virtuali a You Porn hanno preferito l'amore.

Quello vero, quello puro, quello far due esseri umani che si sostengono a vicenda invece di usarsi. 



domenica 23 dicembre 2012

Cosa fa innamorare le donne? Nulla! Loro amano l'amore e loro stesse.


Gli uomini si affannano per piacere alle donne.
Cercano di essere piacenti, atletici e sempre in forma.

Si sforzano di fare una buona conversazione.

Cercano di apparire sensibili, romantici e sentimentali oltre ogni loro concezione di sensibilità romanticismo e sentimentalismo.

Tutto inutile.

La formula per fare innamorare una donna è solo una, io ce l'ho e adesso ve la svelerò;
prima consentitemi qualche considerazione:



Una volta inviavo 10 sms per volta a dieci donne diverse, tutti insieme e tutti uguali. Generici e melensi senza nessun riferimento a fatti realmente accaduti o a conversazioni effettivamente avvenute.
Il risultato? 10 donne su 10 trovavano riferimenti plausibili nel nostro rapporto e rispondevano entusiaste al messaggio e il giorno dopo imploravano di riceverne un altro o si arrabbiavano se non ne arrivavano di altrettanto insulsi e stucchevoli.

Uscivo con una donna. Parlavamo per ore. Io raccontavo qualcosa di me, nulla di importante, inutili chiacchiere buone solo ad intrattenere la conversazione e loro ascoltavano affascinate. Facevamo l'amore. Poi dopo breve dichiaravano il loro amore.
Ed ogni volta io mi facevo la stessa domanda: " Di cosa si sarà innamorata se io non le ho ancora raccontato nulla di me?"

Molte volte mi è capitato di fare sesso con una donna al primo appuntamento. Bellissimo, passionale, impulsivo e animale.

Quasi sempre poi si meravigliavano quando dicevo di non essere affatto innamorato di loro.

Per molto tempo mi sono chiesto se fossi io a fuorviarle o se potesse essere una mia tara quella di non comprendere l'amore e l'innamoramento.
Immaginavo di avere un cuore di pietra e di essere insensibile all'amore e ai sentimenti o impermeabile ad ogni genere di approccio amoroso.

Poi ho considerato i miei amici e con loro le cose erano diverse: Le amicizie che si erano formate negli anni forti di esperienze condivise di risate e di lacrime erano per me una cosa irrinunciabile.

Infine ho trovato l'amore. Era proprio dove non lo avrei mai cercato! Nel cuore dell'unica donna che invece di serrare le sue catene mi aveva spalancato i cancelli del mondo subito dopo aver fatto l'amore con me.

Ho avuto rapporti con più di 100 donne e alla fine ho capito cos'è che le fa innamorare:

Loro amano l'amore e loro stesse.

Quello che davvero fa perdere la testa a una donna è la consapevolezza di aver conquistato un uomo. Poco importa se bello brutto geniale o cretino, quel che davvero conta è che abbia occhi solo per loro, che la sua fedeltà sia indiscutibile e soprattutto che il vincolo amoroso creato sia senza scadenza temporale.

Quindi i miei sms erano considerati una manifestazione della sopraggiunta demenza che mi avrebbe legato a loro e più erano melensi e romantici più sentivano la trappola serrata attorno a me e di conseguenza il trionfo del loro ego.
Il loro contenuto era indifferente pur che' attestasse la mia resa al loro fascino e la disponibilità di porgere i polsi alle loro manette.

Il sesso era solo un mezzo per attirare la preda, Solo questo e nella loro infinita fiducia nella potenza dell'eros aver fatto l'amore era già una seria ipoteca su un rapporto serio e duraturo.
Ascoltavano i miei discorsi senza nemmeno far caso alle parole!!
L'importante per loro era solo che io dedicassi del mio tempo per parlare.
La mia attenzione era già sintomo della mia caduta: Se parlavo a loro voleva dire che mi interessavano e quindi avrei anche potuto recitare le tabelline e non si sarebbero curate d'altro se non di cronometrare il tempo che avevo dedicato loro.

Inutile affannarsi a cercare il modo di farle innamorare perché sono loro che ci scelgono e quando ci trovano l'unica cosa che conta per loro e il voto di fedeltà e la monogamia che rappresentano il loro trionfo, la resa incondizionata di un uomo al loro fascino alla loro bellezza e al loro modo di essere donne e l'affermazione della loro superiorità rispetto alle altre donne. Il raggiungimento dello status di donna "impegnata" con al fianco un uomo esclusivamente dedito alla loro persona è il traguardo che le libera dalla competizione con le altre donne..o almeno dovrebbe esserlo...

Pensate che io abbia torto?

Ebbene si, ce l'ho!

Perché poi ci sono quelle che fanno sesso per divertirsi, che ascoltano quando  parli e che leggono cosa scrivi.

Ci sono quelle che si innamorano di quello che sei e non dell'idea di rapporto che avevano.

Ci sono persino quelle che quando amano ti lasciano continuare a volare...

Ci sono ma sono rare, quasi impossibili da trovare...io ho dovuto cercare a lungo.









venerdì 14 dicembre 2012

Amicizia tra Uomo e Donna

 Una rarità.
Un vero e proprio miracolo ma esiste!
Nella mia fortunatissima vita ho avuto modo di constatarlo ed ogni giorno ringrazio la serie di combinazioni che mi hanno regalato la possibilità di godere di  rapporti così speciali.

L'amicizia tra uomo e donna è un regalo che la vita dovrebbe riservare ad ognuno di noi e la sua rarità è una delle spiegazioni che do' al gran numero di persone che affermano che non esiste.

Il fatto è che il desiderio di trovare l'Amore, innato in tutte le persone,  insieme all'errata concezione dell'atto sessuale, comune alla maggioranza di esse, offuscano le menti che bramose di trovare a tutti costi l'Amore tralasciano o scambiano tutte le altre forme di legame e di attrazione tra i due sessi.

Ma l'amicizia tra i sessi è una cosa reale, che esiste e che è bellissima!

Io addirittura ne classifico due tipi:

Quella POST- RELAZIONE  e quella  PLATONICA.

POST - RELAZIONE:

Siamo tutti in cerca dell'Amore e del Sesso. Inutile negare che la maggior parte delle volte che ci avviciniamo a persone di sesso opposto siamo spinti dall'esigenza di soddisfare uno di questi bisogni.
Molto spesso però l'attrazione sessuale o l'illusione dell'amore svaniscono dopo breve tempo ed è qui che entra in gioco l'intelligenza e la maturità degli individui.

Se per un breve istante abbiamo potuto pensare che il nostro partner fosse potenzialmente l'Amore di tutta un vita perfettamente compatibile con il nostro carattere e capace di comprendere e compensare i nostri difetti e di esaltare ogni nostra positività com'è possibile che poi una volta svanita l'illusione dell'Amore quella stessa persona diventi tutto ad un tratto repellente ostile e antitetica rispetto a noi?

Messa da parte la delusione per l'illusione di aver trovato l'Amore e l'orgoglio che offusca la ragione eccoci di fronte ad una persona che più di ogni altra può esserci vicina!

Il Sesso che abbiamo fatto è una meravigliosa opportunità di proseguire l'amicizia liberi da secondi fini e tentazioni (cmq il sesso tra amici è tra i migliori da praticare) e godendo di quella complicità e di quel canale comunicativo aperto che solo le persone che hanno fatto sesso insieme possono usare.

Quindi una relazione finita con la reciproca consapevolezza di essere di fronte ad una forte attrazione e ad un grande feeling tra persone diventa una splendida opportunità di iniziare un'amicizia specialissima che di giorno in giorno si arricchirà di esperienze comuni, di confidenze, di dolore e di gioie condivise.

Un rapporto che difficilmente potrà raggiungere la stessa intensità tra persone delle stesso sesso e con meno esperienze comuni da ricordare. Un uomo non avrà timore di mostrarsi fragile alla sua "amica" e la donna non esiterà a godere dell'abbraccio forte e sicuro dell'amico.

PLATONICA

Questa è davvero rara.
Implica doti che in pochissimi acquisiscono nel corso della vita.

Implica la capacità di scindere il sesso dall'amore.
Il raggiungimento dell'equilibrio interiore.
L'esperienza dovuta al confronto con innumerevoli partner.
L'appagamento sessuale: Essere in condizione di giudicare le persone senza vedere in ogni rapporto un'opportunità di fare sesso.
L'altruismo spassionato.
La lucidità di comprendere se stessi e gli altri purgando il proprio giudizio dall'influenza dell'amore.
La capacità di riconoscere le affinità le empatie e la sinergia senza confonderle con l'attrazione fisica o amorosa.

Bisogna essere persone davvero speciali per poterla provare.
Persone rarissime.

Io l'ho trovata qualche volta.

domenica 11 novembre 2012

Ma saranno davvero solo gli uomini ad essere "Stronzi" in Amore?

Sembrerà incredibile ma in una cosa  quasi tutte le donne sono d'accordo:
 Gli uomini sono "stronzi". 

Cercando di interpretare il senso che vogliono dare a "stronzo" ho notato che il vero significato dell'appellativo va ben al di là  dell'interpretazione affibbiata  per tutta una serie di motivazioni note e storicamente riconducibili al  bisogno che hanno le donne di legare gli uomini in maniera univoca a loro stesse e che sono quasi sempre del tipo:

Sono stronzi perché...
Non vogliono "impegnarsi" 
Non vogliono prendere le loro "responsabilità"
Non vogliono  mettere la "testa a posto" 
Restano "sempre bambini immaturi"



Ma che  il termine "stronzo" è riservato in maniera specifica all'uomo che dopo aver fatto sesso con una donna non si innamora di lei. 

Eh si, perché la maggior parte di loro, interpretando il sesso come una pratica sacrificale e non ludica, fa un ragionamento che suona più o meno così:
 
"Se io mi sottopongo allo stress di fare sesso con un uomo, lui poi deve innamorarsi di me..altrimenti chi me la fa fare di andarci a letto? E se non lo fa...è uno stronzo!"

Qui il termine assume tutto il suo vero significato: 

"Uno che si è approfittato dell'Amore, ingannando la donna al solo fine di fare sesso con lei, fingendo sentimenti che non provava e strumentalizzando il sentimento al solo fine di soddisfare libidinosi bisogni animali"

Ora fin qui sono perfettamente d'accordo con quelle donne che si ritengono "ingannate" e da uomo non nego che, pur non avendovi mai fatto ricorso, molti uomini fanno dell'arte dell'inganno la loro unica arma di seduzione. Ritengo riprovevole la pratica di fingere l'innamoramento e di promettere amore eterno solo per ottenere con l'inganno il sesso.




In questo caso io ci andrei molto più pesante e al bonario appellativo di "stronzo" aggiungerei questi altri:

Infame
Vile,
Subdolo, 
Meschino,
Cattivo,
Viscido

e via via così per quanto me ne possano venire in mente convergendo quindi nella definizione che danno le donne a questo genere di comportamento degli uomini.




A questo punto però vorrei sollevare uno spunto di riflessione:
Quando non è l'uomo ad ingannare chi è lo "stronzo"?

Supponiamo che l'uomo una volta tanto sia stata sincero e che abbia  dichiarato apertamente le sue intenzioni e il suo interesse meramente sessuale o amichevole. 

Supponiamo che  la donna dichiari di volere anche lei una relazione senza vincoli sentimentali.

Supponiamo che i due,  avendo considerevoli affinità ed empatia intraprendano una relazione solo a fini ludici, sessuali e amichevoli.

Immaginiamo allora che a questo punto la donna rivendichi l'univocità del rapporto, che dichiari il suo coinvolgimento sentimentale, il suo bisogno di stabilità,  di fedeltà,  di monogamia e di "AMORE" e che confessi che le sue erano tutte frottole e che sin dal principio sperava che con il tempo le cose si sarebbero trasformate e che dall'attrazione sessuale e dalla simpatia si potesse passare all'amore. 

Chi sarebbe la "stronza" adesso?

A tutti gli uomini vorrei dire: 

Siate sinceri! Perché sempre più donne stanno imparando che il sesso è un modo di prendere dalla vita  e che molti uomini possono essere più divertenti di una vita monotona con un solo uomo, sempre lo stesso,  passata sul divano davanti alla TV.
Alle donne invece dico: 

Non illudetevi. Il sesso non è la porta che conduce all'AMORE ma solo un linguaggio molto potente per arrivare molto vicino alle persone. Anche comunicando attraverso di esso è inutile sperare nell'AMORE se oltre all'attrazione non c'è anche tutto il resto.

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